Archivio
Sperimentale.
È così che può essere descritto il processo creativo di Mattia Capezzani.
L’istinto è la bussola che permette al designer di approcciare con i sensi e non con la mente a una materia informe e grezza da trasformare in qualcosa di prezioso.
La memoria olfattiva, tattile e visiva è l’elemento portante della selezione dei materiali, quello stesso catalizzatore da cui poi prenderà forma la calzatura.
La voglia di immaginare e creare è alimentata da un personale archivio materico a cui Mattia accede in modo discontinuo, per poter progettare liberamente ogni nuova calzatura.
Comunicazione
La consapevolezza e la pratica evolvono con il designer, così come la comunicazione che rispecchia il suo percorso di vita ma senza tradirlo, anzi valorizzandolo con gli effetti speciali della dimensione ludica.
Raccontare se stesso attraverso il brand e giocare con la serietà che solo i bambini hanno: Mattia Capezzani compone la sua storia solida e multiforme da interprete della calzatura, che si approccia al mondo in modo anticonvenzionale.
Le sue idee sono dei tramiti tra i ricordi dell’infanzia e lo sviluppo personale.
Amici
Mattia
Mattia nasce e vive in un borgo di origine medievale, situato nelle Marche, da una famiglia di abili maestri dell’arte calzaturiera la cui storia contadina ha contaminato il suo mondo valoriale sin da piccolo.
Dopo aver seguito una strada ordinaria, come la laurea in Economia e Commercio, ha improvvisamente scelto di cambiare rotta, di rompere le regole che si era dato fino a quel momento, per tentare lo straordinario ed esprimere tratti evidenti della sua personalità .
È così che ha avuto inizio il suo percorso da interprete naif della calzatura: accogliendo la sua indole creativa e nutrendola attraverso la fusione di universi generazionali che hanno in comune un’eccellente resilienza.
Connettersi con le emozioni e la memoria, per Mattia vuol dire anzitutto valorizzare il forte legame con la realtà culturale in cui è immerso sin dall’infanzia, per poi attribuirgli un nuovo significato, renderlo concreto e farlo toccare con mano a chiunque cerchi il piacere nelle cose genuine della vita.
Tra le immagini che hanno segnato la sua vita c’è quella del nonno che torna dalla campagna con le scarpe sporche di terra; dettaglio rielaborato nelle sue collezioni.
La calzatura, infatti, prende forma come spontanea espressione del designer, senza seguire regole stilistiche specifiche, ma forte di un’eredità tecnica e culturale che diventa intima nel momento della creazione. Il primo paio di scarpe realizzato da Mattia è stato per un evento speciale: la sua laurea.
Deni Calzature
La scelta di Gabriele Capezzani di produrre scarpe con un brand omonimo e per altri brand luxury, tra il 1976 e il 1999 diventa Deni Calzature, un’azienda solida con un know-how di alto livello, soprattutto per la qualità della manifattura – caratteristica imprescindibile per un mercato competitivo.
Coerenza tra i valori acquisiti e gestione di un’impresa che dà risposte concrete agli stimoli interni ed esterni, sono i due elementi che hanno permesso di tramandare il sapere alla generazione successiva.
Nel laboratorio a dimensione aziendale di famiglia, infatti, è racchiuso tutto il fascino e la raffinata tradizione calzaturiera che Mattia ha respirato e imparato a far propria, per poi creare qualcosa di personale ed unico.
Brand
Mattia Capezzani è un brand fortemente rappresentativo della personalità del designer, che promuove l’espressione di sé come un artista che emerge nuovamente a ogni atto creativo.
Non solo stile, quindi, ma una storia intergenerazionale che contiene altre storie di passione, cultura locale, amore per la bellezza e che si distingue grazie all’estrema accuratezza dei materiali e delle tecniche adottate.
Il brand sfida concettualmente e concretamente i canoni proponendo una visione di rottura con tutto ciò che è inscritto in categorie estetiche, poiché raccoglie un insieme di simboli eterogenei, anche sovvertendoli.
Prodotto
A caratterizzare le calzature sono i materiali Made in Italy che vengono scelti con estrema cura e lungimiranza, come la pelle di vitello o cavallo, il nabuk e le pelli crust colorate a mano, a cui si aggiungono vernici, nappe e scamosciati per le collezioni dedicate al mondo femminile.
Eleganti ma vissute, ricercate ma pratiche da indossare, le calzature sono un riflesso diretto di emozioni e avvenimenti che lasciano traccia nella mente del designer per poi trasformarsi in un accessorio di prestigio da un punto di vista estetico ma anche culturale.
Le lavorazioni come il fondo cucito Blake, la Strobel ultrasoft, la leggerissima tecnica a sacchetto, la confezione Ideal, insieme alla finitura lavata che dona un effetto used, esaltano la bellezza della forma.
Il design delle collezioni per lui e per lei è definito dalle linee pulite e dai particolari di stile.
Ogni calzatura ha una formula unica nel suo genere, che gioca con le tendenze ma non le insegue, poiché si basa su uno sguardo retrospettivo iniziale per poi proseguire altrove.